3 lug 2009

Alberto Masini – Interoperability & Standars @ Microsoft



Alberto Masini – Interoperability & Standars @ Microsoft

La lezione di oggi 6 maggio 2009 ha avuto come tema il concetto di interoperabilità e di standard, e la relativa attenzione di Microsoft su questi importanti temi.

Innanzitutto è stato spiegato come l’interoperabilità sia un argomento piuttosto recente che ha assunto sempre maggiore importanza, in modo particolare negli ultimi anni. Alla luce di questo cambiamento avvenuto, e tuttora in evoluzione, all’interno del mondo dell’Information Technology, Masini ha posto l’attenzione sul radicale cambiamento della compagnia Microsoft riguardo il concetto di interoperabilità. Non bisogna dimenticare, infatti, che tale problema è sorto grazie alla diffusione dell’open source e che non più di 10 anni fa, negli anni 1998-1999, Microsoft era dichiaratamente contro il mondo open source. Molti cambiamenti sono però avvenuti da allora, e così anche Microsoft, soprattutto da 2 anni a questa parte, ha radicalmente mutato il suo atteggiamento verso l’open source. Il nuovo approccio di Microsoft è quello di lavorare in collaborazione con l’open source, focalizzandosi sull’interoperabilità e gli standard.
L’idea alla base di tutto è che “interoperability drives innovation and fosters competition”, cioè la “interoperabilità guida l’innovazione e promuove la competizione”.
Gli aspetti pricipali dell’interoperabilità possono essere suddivisi in aspetti di tipo:

  • tecnologico: web services, SOA, ecc.
  • commerciale: modelli di sviluppo software
  • sociale: social networks
  • legale: leggi, regolamenti, decreti, ecc.

I punti fondamentali che invece permettono di sviluppare il concetto di interoperabilità sono:

  • prodotto: sviluppato al fine di essere interoperabile
  • comunità: collaborazioni tra aziende di vario tipo, certificazioni, ecc.
  • accesso: deve essere possibile accedere al software, vale a dire al codice sorgente. Collegato a ciò è l’applicazione di licenze al codice.
  • standard: certificati da enti internazionali appositi.

L’ultimo aspetto in particolare, vale a dire quello di standard, è stato trattato ulteriormente in dettaglio in quanto risulta essere il più importante di tutti.
Per Microsoft uno standard è:

  • una specifica tecnica
  • un modo di facilitare l’interoperabilità
  • un’entità che ha raggiunto o ha lo scopo di raggiungere larga adozione

Il modo secondo cui uno standard è definito poi, può essere di tre tipi:

  • proprietario: deciso e sviluppato da una particolare azienda
  • de facto: diventato standard in seguito ad una diffusa adozione, anche inattesa
  • de iure: deciso a priori da appositi enti governativi o internazionali

Per Microsoft gli standard sono un punto fondamentale perché aiutano a promuovere l’innovazione in primo luogo, ma anche gli obiettivi stessi dell’azienda.

La trattazione è quindi proseguita analizzando i principali requisiti necessari a sviluppare l’interoperabilità, vale a dire:

  • Open Communications (connessioni aperte): possibilità di accedere al sistema in modo trasparente, spesso realizzato tramite l’uso di API, brevetti di tipo RAND e compatibilità con sistemi open source.
  • Data Portability (portabilità dei dati): deve essere possibile leggere qualsiasi tipo di dati in qualunque momento ed indipendentemente dal sistema utilizzato.
  • Standards: devono essere presenti degli standard certificati e condivisi universalmente, che specificano come sviluppare un prodotto interoperabile.
  • Open Engagement (partecipazione aperta): tutte le persone possono e devono partecipare alla discussione sul concetto di interoperabilità. Tale partecipazione deve essere incoraggiata e può essere attuata tramite l’uso di strumenti tecnologici quali ad esempio i forum di discussione online.

Infine è stato trattato il caso dello standard IS29500, più conosciuto con il nome di OfficeOpenXML? (OOXML), sviluppato dalla Microsoft negli ultimi anni. Tale standard è stato al centro di numerose discussioni ed è stato in un primo momento “boicottato” da alcune aziende, che però in un secondo momento lo hanno a loro volta adottato. OOXML è importante perché permette, in maniera retrocompatibile, di accedere, salvare, modificare file di testo, fogli di calcolo, presentazioni e non solo della suite Microsoft Office.
Ad una domanda di uno studente, riguardo il perché l’azienda abbia implementato un nuovo standard invece di usare quello già sviluppato da OpenOffice? (ODF), Masini ha risposto che è stata una scelta obbligata, dettata da ragioni di retrocompatibilità con i propri prodotti. Ha fatto però notare che da un punto di vista economico introdurre un nuovo standard è un processo estremamente costoso, pertanto OOXML non è stato dettato da ragioni economiche. Tuttavia anche adottare lo standard ODF avrebbe comportato un notevole costo, seppur probabilmente minore, dovuto al fatto di doverlo adattare ai documenti prodotti con Microsoft Office, e tale processo avrebbe richiesto moltissimo tempo.

Considerazioni personali:
La lezione di oggi ha mostrato come il concetto di interoperabilità sia un concetto veramente importante, soprattutto in un mondo in continua evoluzione quale è quello dell’Information Technology. Deve essere infatti garantita la possibilità, o meglio, la libertà, di accedere ad un documento anche in futuro, magari tra 40-50 anni. Questo può essere fatto solo tramite l’adozione di standard condivisi ed adottati rigorosamente da tutte le aziende.


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