Giorno 36: Rovereto nord

Anche oggi il nubifragio è arrivato: è durato solo qualche minuto fortunatamente, ma è stato molto intenso, tanto che io mi sono barricato in cabina (nonostante il casello abbia una specie di tetto come copertura, entrava acqua se alzavo il vetro, tanto era il vento che c’era!) con le auto che si sono fermate finché non è smesso di piovere o quasi.
Per poco non è venuta anche la grandine.

Ovviamente qualche idiota (dei miei colleghi, probabilmente) aveva lasciato spalancata la porta e le finestre del caseggiato, con il risultato che si è allagato tutto: fogli volati, quaderni inzuppati d’acqua, acqua dappertutto.

Altri avvenimenti interessanti:

• un mio collega (grazie!) è andato a prendere il gelato che abbiamo mangiato tutti insieme a merenda, apprezzatissimo!
• è venuto il tecnico che ha chiuso tutte le piste, una alla volta, per aggiornare il software: ci aspettavamo problemi a chiudere l’unica entrata, invece ha fatto presto ed abbiamo dato i biglietti a mano nel frattempo, senza inconvenienti
• un signore non capiva il prezzo che gli avevo detto ad alta voce, in italiano, allora gli chiedo se voleva parlassi in tedesco o inglese; lui mi risponde:
  “Whatever you want, not Italian!”
  era olandese… 😉
• un signore proveniente da Firenze paga con la viacard a scalare, ma sapendo che non sarebbe bastata a coprire l’importo, mi dice:
  “La cosa non finisce qui!“
  Io, capito in ritardo il motivo di quella frase, rispondo: “Ah, era preparato?“
  Lui: “Eh sì, e questa (passandomi una busta) in archivio per cortesia!“
  Io: “?!?“
  Lui: “In archivio, sarebbe il cestino, grazie!” 😀
• una signora entra nella pista del mio collega, poi fa retromarcia, viene nella mia ed esclama:
  “Non ho capito perché sono tornata indietro!“
  Io la guardo, meravigliato, e rispondo: “Se non lo sa lei…!“
  Lei: “Eh, son tornati tutti indietro, cosa dovevo fare?!?“