1 Jun 2008
Giorno 11: Rovereto sud
Nonostante fosse domenica pomeriggio c’è stato molto traffico, d’altra parte ormai siamo a giugno e sarà sempre così, se non peggio.
Gli avvenimenti salienti di oggi:
- un signore mi chiede se faccio sciopero o no. Io lo guardo stupito e gli rispondo di no, lui esclama:
“No? Ah, che sfiga! Perchè stamattina sono uscito a Mestre e lì facevano sciopero!” - un gruppo di polacchi mi ha chiesto (in inglese) di indicargli dove stava l’ospedale perchè avevano il bimbo piccolo con la febbre alta
- classica: arriva la signora e credendo di avere il finestrino già abbassato sbatte la mano contro il vetro e – oltre a non farsi bene – volano i soldi all’interno dell’auto. Questa volta in aggiunta ha fatto partire pure i tergicristalli invece di abbassare il finestrino (non mi spiego come)!
- il solito tedesco “parcheggia” l’auto nel piazzale, scende e viene a piedi fino da me per chiedere se è giusta l’uscita per andare a Riva del Garda. A quel punto torna indietro e riprende l’auto
- quattro ragazze arrivano ed iniziano a ridere perchè quella alla guida è abbastanza lontana da me. Quando si sporge per darmi il biglietto poi quasi si strozza con la cintura di sicurezza e giù risate (delle loro amiche)! Io mi son limitato a sorridere… 😀
- una coppia in moto esce in pista telepass. Per essere sicuri che funzioni, la ragazza seduta dietro prende il telepass in mano e – mentre il motociclista percorre la pista d’uscita – stende il braccio verso l’alto, una strana scena!
- solito utente telepass che quasi si schianta sulla sbarra
- un motociclista proveniente da Barberino (dove era andato a vedere MotoGP infatti avevano tutti i biglietti premagnetici dato l’enorme afflusso di gente in autostrada) mi paga con 5 euro arrotolati e stropicciati in modo indescrivibile. Mentre cerco di “stirarli” mi si spezzano in due, lui esclama: “Sche**e!” (parolaccia in tedesco) e sorridiamo entrambi!
- la più assurda di oggi: arriva una moto sparata in pista automatica, rallenta fin quasi a fermarsi all’altezza della sbarra, la aggira (toccandola e trascinandola per un pezzo). A quel punto mi accorgo di lui e gli urlo di fermarsi mentre arriva il mio collega a parlargli. Il motociclista si ferma un attimo appena fuori dalla pista, poi fa qualche gestaccio e riparte. Peccato non essere riusciti a prendere la targa…